FORMATI DI REGISTRAZIONE DELLE IMMAGINI
 
Il formato di registrazione è il modo in cui un file immagine viene registrato  da una fotocamera.
Comunemente si usa il termine JPEG per descrivere il formato JFIF (JPEG File Interchange Format). Le immagini JPEG usano una compressione a perdita di livello variabile - perciò si può scegliere un compromesso tra la dimensione del file e la qualità dello stesso - e supportano colori a 24-bit.


Non si dovrebbe mai salvare un'immagine originale in formato JPEG se si pensa di modificarla più tardi, perché quando si apre uno di questi file per modificarlo, l'immagine viene poi nuovamente compressa, risultando ogni volta sempre più degradata. In ogni caso il JPEG rappresenta un ottimo formato di esportazione delle immagini per la loro circolazione nel web.
Per ottenere immagini di alta qualità è preferibile trasferire i dati grezzi raccolti dal sensore senza impostare alcuna compressione. A questo scopo la scelta ideale è il formato RAW. Per maggiori informazioni riguardo all’utilità di scattare in Raw,  cliccate qui.
Esistono vari formati di esportazione dell’immagine, ossia utili per trasferire il file dopo la fase di post-produzione.
Tra questi, il formato TIFF, originariamente sviluppato per salvare immagini generate da scanner e programmi di photo editing, supporta colori fino a 24-bit ed è particolarmente adatto per l’archiviazione dei file di alta qualità; tuttavia ha un’estensione superiore al formato JPEG.
Il formato GIF (Graphic Interchange Format) fu diffuso negli anni Ottanta come metodo efficiente di trasmissione delle immagini su reti di dati. Esso usa una forma di compressione LZW (compressione dati senza perdita, lossless). La profondità dei colori delle immagini GIF è di soli 8 bit, con una tavolozza di 256 colori. Se da un lato risulta un formato leggero e veloce per il web, dall'altro vengono tuttavia pregiudicate le sfumature delle immagini e la qualità delle stesse
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