L'OBIETTIVO
 
 
Obiettivo è un termine generico che descrive un dispositivo ottico in grado di raccogliere e riprodurre un'immagine. L'obiettivo (o ottica) della fotocamere ha la funzione di proiettare l'immagine della scena che vogliamo fotografare sul piano focale dove si trova la pellicola (fotografia analogica) o il sensore (fotografia digitale). L’obiettivo può essere composto da una o più lenti e/o da specchi concavi. Il caso più semplice di obiettivo è costituito da un piccolo foro (camera stenopeica), esso non è altro che un foro di dimensioni molto ridotte (0.2 mm) ricavato di fronte all'ingresso del bocchettone degli obiettivi.. Rispetto al foro stenopeico gli obiettivi a lenti permettono di concentrare la luce sul piano focale diminuendone le aberrazioni ottiche.




A migliorare ulteriormente la qualità degli obiettivi contribuisce lo sviluppo dei vetri ottici utilizzati, in particolare i vetri ad alto e altissimo indice di rifrazione con specifici trattamenti antiriflesso che hanno lo scopo di diminuire la quantità di luce riflessa dalla lente e di aumentare quella rifratta. Guardando dentro un obiettivo, infatti, si notano dei riflessi blu-magenta che derivano dal trattamento antiriflesso multiplo (multi-coated).



Cos’è la distanza focale? Se consideriamo gli obiettivi come una semplice lente, la distanza focale è la misura, espressa in mm, che separa la lente dal piano focale. Essendo gli obiettivi composti da più gruppi di lenti, tale distanza non si misura partendo da una lente in particolare all'interno degli stessi, bensì dal centro ottico dell'obiettivo, che viene definito "punto nodale posteriore" e in genere si trova in prossimità del diaframma.
La luminosità di un obiettivo dipende da due fattori: il diametro della lente frontale (la dimensione della finestra di una stanza, come metaforicamente  si può esemplificare) e la lunghezza focale (la distanza della finestra dalla parete). In particolare, si definisce luminosità il rapporto tra la lunghezza focale e il diametro dell'obiettivo. Il passaggio della luce è correlato al diametro del "foro" da cui essa passa, ma anche alla lunghezza del "tubo" attraverso il quale la luce deve passare. Di conseguenza, per fare un esempio, se utilizzassimo due tubi di 50 mm di diametro e di lunghezze rispettivamente 50 e 100 mm, dal primo passerebbe il doppio di luce rispetto il secondo.



La quantità di luce che attraversa le lenti è inoltre regolata dal diaframma, un dispositivo situato di solito all'interno dell'obiettivo. La sua dimensione determina la profondità di campo e di conseguenza quella di fuoco. Il valore di diaframma indicato sull'obiettivo è la massima apertura ottenibile, altre aperture sono possibili solo chiudendo il diaframma. Negli obiettivi fissi viene specificato un solo valore di apertura (ad esempio nella foto sopra: f/1.2). Sugli obiettivi zoom possono comparire due valori, il primo per la focale minore, il secondo per quella maggiore. Ad esempio uno zoom 35-150mm f/3.5-4,significa che il valore f/3.5 è ottenibile alla distanza focale di 35mm e si riduce a f/4 alla focale di 150mm. Un modo semplice per stabilire la qualità dell'ottica di una certa fotocamera consiste quindi nel conoscere la luminosità massima dell'obiettivo, Più basso è il valore, migliore sarà la luminosità dell'ottica.