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Aberrazione

Difetto che riduce la qualità di una fotografia.

AE

Acronimo di Automatic Exposure che indica un sistema automatico di esposizione.

Apertura del diaframma

Dosa la quantità di luce che raggiunge il sensore. Viene espressa con una frazione (rapporto tra diametro dell’apertura stessa e distanza focale).

Autofocus

Automatismo della messa a fuoco che imposta la distanza corretta tra soggetto da fotografare e obiettivo. In condizioni di ripresa difficili (poca luce, pioggia) può non funzionare correttamente.

Autonomia

Normalmente riferito alla durata delle batterie. L’autonomia è una delle discriminanti nella scelta delle fotocamere digitali, particolarmente avide di energia.

Barile

Tipo di distorsione. E’ il rimpicciolimento o ingrandimento della parte centrale dell’immagine che assume l’aspetto di un barile.

Bilanciamento del bianco

Correzione cromatica che consente di restituire ai colori le loro tonalità naturali indipendentemente dalla condizione luminosa (es. con luce artificiale) in cui è avvenuto lo scatto.

Bitmap

Un’immagine bitmap viene codificata punto per punto (pixel), secondo uno schema per righe e per colonne; è il metodo usato dal computer per visualizzare le immagini sullo schermo.

Bracketing

Modalità di scatto multipla utilizzata quando l’esposizione corretta non è facilmente identificabile. Utilizzando questa modalità con un solo scatto vengono fatte più foto (3 o 5) sovra e sotto esposte rispetto all’esposizione scelta.

Buffer

Memoria temporanea delle fotocamere digitali in cui le immagini vengono depositate in attesa di essere elaborate. Utilizzata per aumentare la velocità degli scatti.

CCD

Charge-Coupled Device. Sensore utilizzato nelle fotocamere digitali. È caratterizzato dal numero di punti sensibili alla luce,ossia dai pixel. Il numero totale di pixel fornisce la risoluzione della fotocamera.

CMOS

Complementary Metal-Oxide- Semiconductor. Sensore utilizzato nelle fotocamere digitali. Rispetto al più diffuso CCD, consuma di meno, offre una risoluzione maggiore, ma al momento è più caro e più lento.

Compensazione

Correzione del valore impostato dall’esposimetro per avere un’esposizione corretta in situazioni di ripresa difficili (es. controluce, per non avere il soggetto nero, si compensa aumentando di 2 o 3 stop).

Contrasto

E’ la differenza tra le aree più chiare e quelle più scure di un’immagine. Se è troppo basso l’immagine appare grigiastra.

Diaframma

La parte della macchina, regolabile su diversi valori, che dosa la quantità di luce che raggiunge il sensore. Minore è il valore del diaframma, maggiore è la profondità della scena messa a fuoco contemporaneamente (profondità di campo).

DPI

Dots per inch” (punti per pollice). Unità di misura della risoluzione di una foto digitale. Maggiore è il numero, maggiore è la risoluzione.

Esposizione

Quantità di luce catturata dalla fotocamera (la pellicola nelle analogiche e il sensore nelle digitali) quando si scatta una foto. E’ regolata dal diaframma e dall’otturatore.

EV

Acronimo di “Exposure Values” (valori di esposizione). Gli EV vanno da -4 a 20; ogni valore è determinato da diversi accoppiamenti tra diaframmi e tempi di otturazione.

EXIF

Acronimo di Exchangeable Image File format, è un formato di file per fotocamere digitali. Quando registriamo un’immagine su una scheda di memoria, viene utilizzato il formato EXIF che non è altro che un’immagine Jpeg con dati addizionali inclusi nel file che la contiene.

Fill-in

E’ un’impostazione del flash che si utilizza quando ci sono forti ombre o netti contrasti di illuminazione (controluce).

Filtro

Serve ad alterare la luce che entra nella macchina. Applicato all’obiettivo serve per ottenere effetti speciali (foto con sfondo verde) o per migliorare il risultato (es. per fotografare in montagna sulla neve dove la luce è molto forte).

Fish-eye

Noto anche con il nome di obiettivo grandangolo (obiettivo con focale corta), con angolo di visuale intorno ai 180°.

Flash esterno

Flash non incorporato nella macchina: montato sulla slitta del pentaprisma, oppure collegato tramite apposito cavo elettrico.

Focale

Determina la capacità di ingrandimento dell’obiettivo, più è alta, più l’obiettivo ingrandisce. Tecnicamente è la distanza tra la lente e il piano focale, dove si trova il CCD o la pellicola.

Fuoco

Serve a regolare l’obiettivo in modo tale che la scena inquadrata sia proiettata con nitidezza sulla pellicola o sul sensore.

Grandangolo

Obiettivo con focale corta che comporta un campo visuale più ampio. Quando l’angolo di visuale è intorno ai 180° si parla di obiettivo Fish-eye.

ISO

Unità di misura di sensibilità alla luce. Più gli Iso del sensore digitale aumentano, meno luce è necessaria a fronte di un degradamento dell’immagine.

JPEG

Joint Photographic Experts Group, è uno dei più diffusi formati per le immagini digitali. Sfrutta un sistema di compressione dell’immagine che si basa sulla semplificazione della stessa. Più la compressione è alta, più l’immagine si degrada.

LCD

Liquid Cristal Display, si traduce in display a cristalli liquidi, presente sul dorso delle fotocamere digitali. Viene utilizzato per visualizzare le foto scattate e per interagire con la macchina. E’ spesso causa dell’alto consumo di energia delle digitali.

Lunghezza focale

Determina la capacità di ingrandimento dell’obiettivo, più è alta, più l’obiettivo ingrandisce. Tecnicamente è la distanza tra la lente e il piano focale, dove si trova il sensore.

Macro

Tecnica fotografica dedicata alla ripresa di soggetti di piccole dimensioni o molto ravvicinati.

Manual Focus

Messa a fuoco manuale, utile per sfuocare volutamente il soggetto, per mettere a fuoco solo una parte dell’inquadratura o per ovviare a problemi dell’automatismo (es. in caso di pioggia o in condizioni di luce difficile).

Megabyte

Unità di misura della quantità di dati, corrisponde a 1.024 kilobyte.

Megapixel

Corrisponde a circa un milione di pixel. Normalmente è utilizzato per indicare la risoluzione del sensore di una fotocamera digitale.

Memory Card

Scheda di memoria. Supporto su cui le immagini vengono memorizzate nelle fotocamere digitali. E’ l’equivalente della pellicola nelle fotocamere tradizionali.

Mirino

Serve per inquadrare la porzione della realtà che si vuole inserire nella fotografia.

Obiettivo

Strumento costituito da un gruppo di lenti che convogliano i raggi luminosi sul supporto che li cattura, ovvero la pellicola o il sensore digitale.

Occhi rossi

Fenomeno per il quale gli occhi del soggetto fotografato appaiono rossi a causa del flash. Per evitare l’effetto è suggeribile separare il flash dalla fotocamera, o utilizzare le modalità presenti in tutte le fotocamere digitali.

Otturatore

Meccanismo posto tra l’obiettivo e il sensore che, aprendosi e chiudendosi in un tempo stabilito, permette il passaggio della luce.

Pixel

Il più piccolo punto in cui viene scomposta un’immagine.

Profondità di campo

E’ la parte della scena da fotografare che viene messa a fuoco (minore è l’apertura del diaframma, maggiore è la profondità di campo).

Profondità di colore

Il numero di sfumature di colore che il sensore è in grado di registrare.

Raw

In inglese significa “grezzo” ed è un file che memorizza i dati (appunto grezzi) catturati direttamente dal sensore, senza nessun tipo di compressione.

Reflex

Fotocamera che permette di vedere nel mirino esattamente quello che andrà a impressionare il sensore digitale.

Regola dei terzi

Regola di composizione dell’immagine. Si applica dividendo l’immagine in tre parti uguali, sia verticalmente sia orizzontalmente, in modo da creare una griglia di 9 riquadri.

Risoluzione

Dimensione di un’immagine, nel digitale esprime il numero di punti che formano un’immagine dati.

Rumore

Degrado dell’immagine digitale, per es. quando viene impostata una sensibilità alta nel sensore.

Saturazione

E’ il grado di contrasto tra i colori presenti nell’immagine, in sostanza la purezza del colore. Per avere un’ immagine sulla scala dei grigi bisogna ridurla al minimo.

Sensibilità

E’ la capacità della pellicola o del sensore digitale di essere impressionati (la velocità con cui reagiscono alla luce). Più è alta, minore è la quantità di luce necessaria. Nelle pellicole si misura in

ASA, Din o ISO.

Sensore

Chip elettronico (CCD o CMOS) che cattura la luce. Presente nelle digitali ha funzione analoga alla pellicola nelle macchine fotografiche tradizionali.

Sottoesposizione

Causata dalla non corretta impostazione della fotocamera, oppure da illuminazione insufficiente, rende l’immagine molto scura, o addirittura nera.

Sovraesposizione

Causata dalla non corretta impostazione della fotocamera, oppure da illuminazione eccessiva, rende l’immagine molto chiara, o addirittura bianca.

Spot

Impostazione dell’esposimetro: l’esposizione viene tarata solo su una piccola area posta al centro della scena da riprendere.

Stabilizzatore

Utilizzato per evitare che la foto venga mossa in presenza di obiettivi di grande lunghezza focale. Può essere meccanico o digitale.

Telecomando

Utilizzato per eliminare le oscillazioni che la pressione del dito innesca sulla macchina (dannose con tempi di posa lunghi o con focali lunghe) o per eseguire autoscatti.

Teleobiettivo

Obiettivo con lunghezza focale superiore a 50mm.

Tempo di otturazione

Intervallo di tempo in cui l’otturatore rimane aperto (sinonimo di tempo di posa, esposizione o scatto).

Treppiede

Cavalletto utilizzato per limitare le vibrazioni sulla macchina, utile per tempi di posa lunghi (es. notturne), autoscatti e pose difficili (es. a due metri da terra o vicinissime al suolo).

USB

Universal Serial Bus, è la più diffusa delle porte per connettere la fotocamera al computer. Veloce e di facile utilizzo.

Zoom digitale

A differenza dello zoom ottico, con quello digitale l’ingrandimento viene fatto tramite software, con una resa qualitativamente inferiore. Viene ingrandita solo la porzione centrale dell’immagine (la parte restante dell’immagine viene tagliata).

Zoom ottico

Obiettivo con lunghezza focale variabile per ingrandire una porzione di scena (Zoom in) come se ci si avvicinasse all’immagine.

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